SDC (cw) Skimmer

Manuale di SDC tradotto in lingua italiana

 

Grazie al pregevole lavoro di Francesco, IZ8NWA, è disponibile il manuale di SDC in lingua italiana.

Il file può essere scaricato da link riportato di seguito.

 

   

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Skimmer SDC ( in Spanish language)
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SDC (https://www.lw-sdc.com/) mette a disposizione una potente funzionalità di Skimmer CW. La configurazione può essere fatta in diversi modi, ma qui vedremo quella che fa uso del procollo TCI che è anche la più semplice e versatile.

Rispetto alla configurazione che si fa con CW-Skimmer di VE3NEA, che prevede l'uso di cavi audio virtuali e Omnirig per la sincronizzazione della radio, con SDC ed EESDR è sufficiente, come al solito, attivare la porta TCI ed il gioco è fatto.

La prima configurazione, se non l'abbiamo già fatto, è quella di abilitare su EESDR l'interfaccia TCI e la funzione di visualizazione degli spot nel panadapter. 


Quando si usa SDC skimmer, non è necessario configurare cluster esterni nella sezione Spot Settings di EESDR.

 

Ora dobbiamo scaricare ed installare SDC (se non l'abbiamo già fatto) e nell'ordine eseguire le seguenti configurazioni:

  • attivazione delle sole funzionalità necessarie allo skimmer;
  • configurazione di uno (o due) skimmer, ciascuno connesso ad un ricevitore di EESDR;
  • configurazione di uno o più cluster esterni (spotter);
  • configurazione del Telnet Server con funzione di cluster aggregator;

Configurazione del menu  (funzionalità)

La prima configurazione è quella di eliminare le funzionalità di SDC che non si utilizzano. Per farlo è sufficiente aprire il tab Setup e spuntare le voci che si vedono in figura. E' consigliabile aggiungere le altre funzionalità solo quando si renderanno necessarie e quando avremo acquisito maggiore familiarità con SDC.

Tra le varie opzioni è possibile specificare il tipo di layout e la lingua del manuale. Ricordiamo, alla fine, di salvare le impostazioni.

Alcune opzioni possono essere configurate per essere avviate automaticamente ogni volta che SDC viene eseguito.

 

Ora ci spostiamo nel tab TCI ed aggiungiamo un client ossia una porta che si dovrà connettere con EESDR.

Le impostazioni, come si vede in figura, devono coincidere con quelle di EESDR.

Ci sono altre impostazioni che al momento non utilizziamo, ma che possono essere utili nell'uso con N1MM durante i contest.

Configurazione di un CW Skimmer

Dal pannello SKM Server è possibile configurare il sistema di decodifica degli spot. SDC è predisposto per avviare al massimo due skimmer, uno per ciascun ricevitore (panadapter) del Sun. Qui illustreremo la configurazione dello Skimmer n. 1. La configurazione del secondo skimmer è speculare ed ovviamente richiede l'attivazione del secondo ricevitore del SunSDR.

Anche in questo caso la configurazione è semplicissima poichè il flusso dati e le relative informazioni su frequenza della radio e ampiezza della banda campionata (samplerate), viaggiano insieme attraverso il protocollo TCI. Facendo click sul pulsatino con la rotellina si apre il pannellino di configurazione. Le opzioni sono

  • Control Type: TCI only oppure Audio + TCI - Noi ovviamente utilizziamo TCI only
  • TCI Client: di default viene assegnato TCI Client 1
  • Receiver: di default viene assegnato il primo ricevitore
  • Spotter name: è il callsign (virtuale) che viene attribuito al call decodificato (SKM1# nella foto). In questo modo nella finestra del cluster sapremo quale spot proviene da un server internet e quale proviene dal nostro skimmer
  • TCP Server: è il server telnet che viene attivato quando lo skimmer 1 è attivo. Noi non usiamo questa funzionalità in quanto, nel passo successivo configureremo il cluster aggregator attraverso il quale visualizzeremo gli spot provenienti da Internet  e quelli decodificati dallo skimmer

Le altre opzioni sono abbastanza esplicative e riguardano prevalentemente il layout delle finestre.

 

Una volta che il sistema di decodifica viene avviato compaiono due numeri che rappresentano il numero di segnali potenzialmente decodificabili (794) ed il numero di stazioni che sono state già decodificate (63). I colori accanto ai segnali decodificati hanno il seguente significato:

  • verde - segnale valido e stazione decodificata
  • giallo - segnale valido ma stazione non ancoraq decodificata
  • rosso - stazione decodificata ma segnale scomparso o non valido

In basso a sinistra compare il samplerate, rilevato direttamente dalle impostazioni della radio.

Esiste un ulteriore livello di configurazione dello Skimmer che è legato alla logica con cui vengono decodificati i vari call.

L'impostazione principale riguarda il controllo del call che fa riferimento al file MASTER.SCP. Il file può essere scaricato direttamente dal pannello di configurazione di SDC.

Al file MASTER.SCP è possibile aggiungere un file contenente call aggiuntivi ed un file contenente i call da mettere in blacklist per evitare che vengano visualizzati dopo la decodifica.

Un'altra comoda opzione, Special Calls Format, permette di specificare nominativi con una particolare struttura, tipo Y9[1,3,5,6,7?. Per il formato da utilizzare vi rimando all'help del programma che spiega come usare i caratteri jolly per avere il match corretto dei nominativi.

Per la verifica del nominativo SDC utilizza le seguenti logiche:

  • Strong signal and Call in DTA – I nominativi con segnale forte contenuti in Master.DTA sono ritenuti validi se vengono decodificati un numero di volte uguale o superiore a quello indicato nell'apposita casellina (1 - nella foto in alto)
  • Weak signal and Call in DTA I nominativi con segnale debole contenuti in Master.DTA sono ritenuti validi se vengono decodificati un numero di volte uguale o superiore a quello indicato nell'apposita casellina (1 - nella foto in alto)
  • Call not in DTA I nominativi non contenuti in Master.DTA sono ritenuti validi se vengono decodificati un numero di volte uguale o superiore a quello indicato nell'apposita casellina (2 - nella foto in alto)
  • Without CQ (0-newer) – Un nominativo non preceduto da CQ viene visualizzato se il call è stato decodificato il numero di volte indicato nell'apposita casellina (1 - nella foto in alto). Impostando un valore pari a 0 i nominativi senza CQ non verranno mai visualizzati.

Le altre impostazioni sono facilmente comprensibili mentre vale la pena soffermarsi su quelle in basso che sono utilissime per seguire il pileup:

 

- Decoder Setup: permette di impostare il minimo rapporto S/N al di sotto del quale un segnale deve essere ignorato. Resterete sorpresi da quanto è efficace il sistema di decodifica anche con segnali di soli 3db sul noise atmosferico.

 

- Send RST 599 to panorama comprende un set di informazioni che permettono di visualizzare dei simboli di colore diverso ogni volta che una stazione manda in aria un 599. Come si vede nella foto in basso i Marker RST sono due: New ed Old: il primo, evidenziato in giallo, rappresenta l'ultimo 599 decodificato, mentre il secondo, evidenziato in verde, rappresenta il 599 precedente. In questo modo, solo guardando il panadapter, si comprende facilmente se la stazione DX sta andando ad ascoltare più in alto o più in basso. 

 

- DECODIFICA DEI SEGNALI CON SPLIT O RIT ATTIVATO

 

In modalità SPLIT, SDC decodifica sia la frequenza di RX che quella di TX ma la finestra di decodifica segue la frequenza di TX per dare la possibilità di leggere il call che sta chiamando e soprattutto se la stazione sta mandando un 599.

Al contrario,  quando è attivo il RIT,  SDC segue la reale frequenza di ricezione. In tal modo la finestra di decodifica continua a visualizzare quello che stiamo realmente ascoltando.

Configurazione del Telnet Server

L'ultima parte della configurazione prevede l'attivazione di un server telnet al quale possiamo collegare il nostro log preferito per ricevere gli spot.

In realtà con SDC possiamo fare molto di più: agli spot decodificati possiamo unire (merge) gli spot provenienti dal nostro Internet dx cluster preferito che SDC chiama Spotter. Gli spotter possono essere più di uno, ma ritengo inutile aggiungere più di uno, o due, spotter dal momento che tutti i cluster fanno parte di una rete attraverso la quale si scambiano costantemente gli spot.

Possiamo, inoltre, (ma potremmo dire soprattutto) inviare gli spot al panadapter del SUN.

Per aggiungere uno spotter facciamo click sul pulsantino con il segno + ed impostiamo il nome host, o l'indirizzo IP, unitamente alla porta telnet. Dobbiamo inoltre spuntare il check to Srv se vogliamo inviare al server gli spot provenienti dallo spotter configurato unitamente agli spot decodificati dallo skimmer. Analogamente spuntiamo il check to Pan se vogliamo inviare gli spot al panadapter del Sun. In questo caso possiamo anche specificare un colore (giallo nella foto) per distinguere eventualmente, gli spot dei vari spotter.

 

Nel riquadro in verde è possibile configurare una utilissima funzionalità per l'utilizzo di SDC in constest insieme ad N1MM. In pratica SDC può leggere gli spot dalla porta UDP di N1MM e poi inoltrarli al panadapter del Sun impostando il colore in base al tipo di moltiplicatore. Tale funzione non è necessaria se si utilizzano 5MContest e LogHX3 poichè entrambi si interfacciano con il Sun attrevrso il protocollo TCI. Petanto sono in grado, autonomamente, di inviare gli spot al panadapter utilizzando il colore appropriato.

 

Infine, nel riquadro di colore arancio, si imposta la porta del server Telnet (7373 nella foto) e la configurazione è terminata.

Ora abbiamo un sistema completo di cluster con aggregatore di spot provenienti dal CW Skimmer locale e da uno o più Internet dx Cluster.

Notate come, nonostante il sistema sia complesso, non ha richiesto particolari strumenti come cavi audio e porte seriali virtuali da installare sul proprio sistema operativo, rendendo di fatto molto più limitato l'utilizzo di risorse del computer. Inoltre SDC, come EESDR, è disponibile per Linux e MacOSx, dimostrando di essere una dellesoluzioni più versatili attualmente in commercio.